Un esempio può chiarire il concetto?

silentman13
00mercoledì 22 dicembre 2004 14:13
Vi posto una parte di una mia conversazione con l'amico Avatar su Messenger, ovviamente ho avuto prima il suo consenso (e per questo lo ringrazio).

Si parlava di forma e contenuto e di cercare di "adeguarsi" durante una conversazione per farsi comprendere al meglio...

Io uso spesso esempi (spesso sciocchi) per farmi capire, eccone uno :

Silentman13 scrive:
ora faccio un esempio orribile, ti dò il permesso di insultarmi...

Silentman13 scrive:
se la M :. fosse un uovo pasquale, io non guardo l'incarto scintillante. io voglio la cioccolata.

Silentman13 scrive:
Ma l'incarto è obbligatorio?

.:avatar:. (Rev) scrive:
[SM=g27823]

.:avatar:. (Rev) scrive:
ma se non ci fosse la carta stagnola il cioccolato si scioglierebbe, o lo mangerebbero gli insetti!

Cosa ne pensate del mio esempio? E dell'ottima risposta?
arielbianca
00mercoledì 22 dicembre 2004 22:34
Penso che se vuoi che l'uovo assuma un valore (!) devi saper aspettare il momento giusto per scartarlo.
Inoltre devi saper togliere bene la stagnola, con mano ferma ma movimenti delicati.

Mentre apri l'uovo, ricorda che dentro c'e' una sorppresa, che dà un grande valore aggiunto!! [SM=g27822]
silentman13
00giovedì 23 dicembre 2004 09:46

Scritto da: arielbianca 22/12/2004 22.34
Inoltre devi saper togliere bene la stagnola, con mano ferma ma movimenti delicati.



Non riesco a percepire il messaggio di questa parte [SM=g27834]

Comunque inizio a capire l'importanza ed anche la "pericolosità" della simbologia.

Ovviamente questo è un brutto esempio, ma noto che il messaggio che volevo fare emergere è passato.

Ho parlato di "pericolosità" perchè, utilizzando esempi "impropri", qualcuno potrebbe fraintendere.
arielbianca
00giovedì 23 dicembre 2004 16:48
Intendevo dire che occorre impegno, attenzione, vigilanza...

La pericolosità nella comunicazione e' davvero quella di fraintendere il significato del messaggio che deve passare. Ritengo sia piu' pericoloso nella comprensione di concetti astratti e spirituali se non si usassero simboli piuttosto del contrario. Il significato dei concetti puo' variare a seconda della persona che li esprime e anche di chi li ascolta, a causa delle proprie esperienze e dei valori che si attribuiscono alle parole...
Con i simboli non accade.
Non si "traducono" con la logica, non ci si riflette con la mente. Si possono interpretare "sentendoli" e meditando.
Il valore lo da il simbolo stesso una colta compreso, l'esperienza cui si attinge e' molto antica e sopratutto COMUNE a tutti. [SM=g27822]
saman
00giovedì 23 dicembre 2004 23:09
Re:

Scritto da: silentman13 23/12/2004 9.46


Non riesco a percepire il messaggio di questa parte [SM=g27834]




Vedi, togliere la stagnola dalla cioccolata non è meno complicato del creare un perfetto giardino Zen... [SM=g27822]
Soprattutto quando, col caldo, si appiccica...[SM=g27825]

Ariel, queste cose le capiscono solo gli Iniziati ai Sacri Misteri della Cioccolata... [SM=g27828]

Un abbraccio.
arielbianca
00domenica 26 dicembre 2004 18:52
Re: Re:

Scritto da: saman 23/12/2004 23.09


Vedi, togliere la stagnola dalla cioccolata non è meno complicato del creare un perfetto giardino Zen... [SM=g27822]
Soprattutto quando, col caldo, si appiccica...[SM=g27825]

Ariel, queste cose le capiscono solo gli Iniziati ai Sacri Misteri della Cioccolata... [SM=g27828]

Un abbraccio.



Saman caro, prova a fare un perfetto giardino Zen con il caldo e le mani sudate che si appiccicano di sabbia Zen [SM=g27828]


[SM=g27838] [SM=g27822]
MAGUS ALTAIR
00lunedì 27 dicembre 2004 14:09
No no si può fare benissimo, a patto che anche il sudore sia Zen [SM=g27828]
hiram-abif
00lunedì 27 dicembre 2004 23:54
.......
Non si può guidare un aereo senza un corso che permetta di non schiantarsi al suolo.
Non si mette un'arma carica in mano ad un bambino.
Non si confonde l'avidità del ghiotto con il bisogno di comprendere un disegno universale che ha più dolore che piacere.
Non si può pretendere di giocare con qualcosa per cui, Giordano Bruno, Jack de Molay e così tanti spiriti elevati, hanno scelto la morte prima cedere alla stupidità ed all'ignoranta degli invidiosi e degli avidi di potere.
Se non si ha rispetto della storia della M:. e del prezzo pagato per proteggerla dagli insulti degli stolti, come si può pretendere di venir a contatto con essa attraverso la provocazione superficiale e ludica.
Io, in piena libertà, scelgo il silenzio di fronte alla vacuità.
Chi conosce il senso del proprio cammino lo protegge, non lo sbandiera ai quattro venti disperdendone l'energia.
E' questione di rispetto.
Per la M:. è stata data la vita da uomini come oggi non ce ne sono ed è meglio tacere che offenderne la memoria.
Le provocazioni le fanno già i partiti ed i poteri temporali.
Lo scrigno è chiuso e la chiave è spezzata.
Occorre qualcosa di profondo ed importante per riaprirlo...
La simbologia è una chiave che può riunirsi nella mente e nello spirito di uomini animati da vera intenzione e disposti a pagare il prezzo della consapevolezza. Ognuno può farlo, ma se parte col piede sbagliato, devierà inevitabilmente il cammino per andare a perdersi nel desertoda lui stesso creato.

silentman13
00martedì 28 dicembre 2004 09:33
Mi spiace Hiram che tu abbia preso il mio esempio come una provocazione "vacua".

Da persona semplice (quale "fortunatamente" mi ritengo) ho proposto un esempio per chiarire un concetto che avevo dentro e che volevo fare arrivare agli altri, non per irritarli ma per avere uno scambio costruttivo di idee e pareri.

Tu Hiram dici : "Ognuno può farlo, ma se parte col piede sbagliato, devierà inevitabilmente il cammino per andare a perdersi nel deserto da lui stesso creato".

Mi chiedo : chi può arrogarsi il diritto di dire se una persona è partita con il piede sbagliato in questa situazione?

Ti prego Hiram di non restare in silenzio, in quanto renderebbe la conversazione sterile e prego tutti voi del forum di "riempire" le mie vacuità con tutto ciò che per voi è importante, ovviamente "filtrerò" tutto ciò che dite.

Io da parte mia cercherò di rimanere distaccato nei discorsi e "peserò" di più le mie parole.

"Tenete le mani aperte, tutta la sabbia del deserto passerà nelle vostre mani. Chiudete le mani, non otterrete che qualche granello di sabbia" (Dogen)
hiram-abif
00martedì 28 dicembre 2004 16:06
.....
Quello espresso è il mio sentire in generale e non rivolto a te personalmente.
Non ritengo di dover spiegare null'altro di più di quanto o detto.
La M:. si fa al dove si deve fare.
O lo si capisce o è inutile ogni altra parola.
Gnomos
00mercoledì 29 dicembre 2004 00:12
...
Sono l'unico a cui interessa la sorpresa?
arielbianca
00mercoledì 29 dicembre 2004 17:26
La sorpresa crea aspettative cui segue facilmente una delusione, se non peggio...
Me lo sono chiesta e mi sono risposta. A me non interessa. [SM=g27822]
Aelia Laelia
00mercoledì 29 dicembre 2004 19:09
Ma senza sorpresa che uovo è?
Tanto vale, allora, parlare di barretta o tavoletta di cioccolato (o di quello che vi pare, comunque, per sua natura,si rivolta al badile etc. etc.)

[Modificato da Aelia Laelia 29/12/2004 19.10]

Paperinikkk
00mercoledì 12 gennaio 2005 22:40
Ne deduco che una buona classica frittata sia ancora sempre meglio.
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