In effetti l'affermazione dell'Essere come concetto è una vera e
propria firma del pensiero greco, e talora questa astrazione è
divenuta metodo, e ha sottratto la filosofia alla vita, divenendo
mero esercizio della ragione. Questo nuovo stadio può essere considerato
un'evoluzione o un'involuzione a seconda della prospettiva che adottiamo,
però è comunque un fatto nuovo nell'orizzonte della ricerca dell'Uomo.
In Oriente invece la prospettiva di base è innegabilmente diversa.
Dice Radhakrishnan, a proposito del pensiero indiano:
"Sebbene in India la filosofia non si sia, in genere, del tutto affrancata
dai richiami della speculazione religiosa, le ricerche filosofiche
non sono state ostacolate dalle forme della religione; le due cose
non sono state confuse. A causa dello stretto legame tra teoria e pratica,
dottrina e vita, una filosofia che non fosse in grado di superare
la prova della vita non avrebbe alcuna possibilità di sopravvivere.
Per coloro che comprendono il vero legame tra pratica e teoria, la
filosofia diviene un modo di vivere, un approccio alla realizzazione
spirituale."
(S.Radhakrishnan "La filosofia indiana", ed. Asram Vidya, vol.I, pag.8)
Sarebbe tuttavia superficiale accusare di intellettualismo tutto
il pensiero greco, e l'autore non cade comunque in questa tentazione,
però ci tiene a sottolineare le diferenze.
[Modificato da MAGUS ALTAIR 20/02/2005 19.12]
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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.